sabato 12 aprile 2008

Dalla Farnesina i dati sulla partecipazione al voto degli italiani all’estero


Mentre il numero degli aventi diritto sfiora i tre milioni si registra un leggero calo dell’affluenza che interessa tre ripartizioni su quattro. Cresce la voglia di voto in Argentina e Brasile
Danieli: “I dati sull’affluenza al voto sono sostanzialmente in linea con quelli del 2006”. Benedetti: “La macchina elettorale ha funzionato bene. Poche le disfunzioni su cui non bisogna fare allarmismo”

ROMA - Dai dati statistici sulla partecipazione al voto, presentati alla Farnesina dal vice ministro degli Esteri Franco Danieli e dal direttore generale del Mae per gli Italiani all’Estero Adriano Benedetti (vedi link), è emerso come in questa tornata elettorale, nonostante il netto aumento degli aventi diritto al voto della circoscrizione Estero (2.924.202 quest’anno contro i 2.707.988 del 2006), si sia registrata una leggera flessione della partecipazione dei nostri connazionali. La percentuale dei votanti sui plichi inviati è infatti passata dal 42,07% del 2006 al 41,66% di quest’anno, per un totale complessivo di 1.204.720 schede votate. Nel 2006 i voti erano invece stati 1.135.617.


In calo anche la percentuale dei votanti sui plichi effettivamente recapitati che si attesta al 44,88%. In diminuzione, ma questa volta il dato è confortante, anche i plichi elettorali restituiti ai consolati per mancata consegna che si fermano a quota 7,18%, contro il 9,20% registrato due anni fa. Per quanto riguarda le varie aree della circoscrizione Estero la percentuale dei votanti cala nelle ripartizioni Africa-Asia-Oceania-Antartide (dal 42,12% del 2006 al 39,36% di quest’anno), America Settentrionale e Centrale (dal 37,30 a 36,24%) e Europa (dal 38,44 al 36,65 %), mentre aumenta in America Meridionale dove l’affluenza sia attesta al 58,53% rispetto al 51,81% registrato nel 2006.

La percentuale dei votanti, in particolare, aumenta in Argentina, dove hanno rispedito i plichi il 63,04% degli aventi diritto al voto (nel 2006 era al 56,33%) e in Brasile che ha registrato una partecipazione del 47,30% rispetto al 45,28% di due anni fa. In calo invece l’affluenza dei nostri connazionali residenti in Venezuela (dal 49,98% del 2006 al 37,81% di quest’anno) e in Uruguay (dal 63,49% al 54,50%). Da segnalare anche una cerca flessione dei votanti in Australia, circa il 4% in meno, e nei grandi paesi di residenza europei come la Germania (da 35,80% a 33,34%) e la Svizzera (dal 50,45% al 47,32%). Cresce invece l’adesione al voto in Francia che si attesta al 30,83% contro il 30,33% del 2006.

Per quanto riguarda invece gli elettori temporaneamente all’estero la quota dei votanti è del 96,51% per un totale di 14.827 suffragi. Di questi 11.229 sono stati espressi da militari italiani in missione all’estero, mentre gli altri voti conteggiati appartengono al personale del Mae e delle altre amministrazioni statali che operano nel mondo, nonché a professori e ricercatori universitari all’estero.

“I dati sull’affluenza al voto dei nostri connazionali nel mondo- ha detto il vice ministro degli Esteri Franco Danieli - sono, nonostante una lievissima flessione, sostanzialmente in linea con quelli del 2006”.

Danieli ha posto in evidenza come rispetto al 2006, a conferma dell’ottimo lavoro di bonifica e allineamento svolto negli ultimi due anni sull’anagrafe consolare e sull’Aire, il numero degli aventi diritto al voto all’estero sia aumentato di circa 200.000 unità e la percentuale dei plichi restituiti ai consolati per mancata consegna abbia subito un calo di due punti percentuale. Secondo Danieli l’aumento dei votanti in Argentina è probabilmente dovuto alla proliferazione di liste e alla vivacità della campagna elettorale svoltasi in quel paese, mentre la crescita dell’affluenza registrata in Brasile fuga i dubbi sul regolare svolgimento del voto, sollevati in questo paese a causa di un improvviso sciopero delle poste.

“Lo Stato deve valutare e intervenire - ha proseguito Danieli sottolineando la necessità di affrontare con decisione ogni episodio che disturbi il regolare esercizio del voto all’estero - qualora eventuali elementi di anomalia venissero riscontrati. Noi abbiamo attivato i consolati affinché controllassero le complesse procedure di preparazione della stampa e spedizione dei plichi. Il personale consolare si è mosso in tempi ristretti garantendo controlli, 24 ore su 24, presso le tipografie e gli istituti di spedizione postale coinvolti nella macchina elettorale. Vi sono stati pochi disguidi – ha aggiunto il vice ministro - ma le anomalie sono state denunciate all’autorità giudiziaria, tutto il resto è gossip, sentito dire e strumentalità”.

Dopo aver auspicato una rapida correzione da parte del nuovo Parlamento dei problemi tecnici insiti nelle legge Tremaglia per il voto all’estero, Danieli si è detto soddisfatto della prova data in questa occasione dal Ministero degli Affari Esteri e dalla rete consolare già stressata da molteplici attribuzioni e responsabilità. Il vice ministro ha infine ricordato che a Castelnuovo di Porto saranno operativi da lunedì, per lo scrutinio del voto degli italiani nel mondo, 1.200 seggi, di cui 617 per l’Europa, 389 per l’America Meridionale, 114 per l’America Settentrionale e Centrale e 80 per la ripartizione Africa, Asia e Oceania.

Ogni seggio avrà mediamente 2800 elettori e quindi, visto che l’affluenza alle urne è intorno al 40%, circa 1200 schede.

Il direttore generale per gli Italiani all’Estero, ambasciatore Adriano Benedetti, ha ricordato sia lo sforzo compiuto dal Mae e dalla rete consolare per approntare la complessa macchina elettorale, sia l’importante creazione, da parte dei consoli delle varie ripartizioni, di gruppi informali di contatto composti dai candidati locali, dai rappresentanti delle liste e dagli esponenti dei Comites e del Cgie. Una soluzione che ha accresciuto la trasparenza e migliorato il funzionamento della macchina elettorale.

“In relazione alle voci degli organi di stampa su eventuali disfunzioni nell’esercizio del voto all’estero - ha affermato Benedetti dopo aver ribadito il buon funzionamento della macchina elettorale - ricordo che vi sono state solo sei segnalazioni alla Procura della Repubblica di Roma. Due per gli Stati Uniti, due per l’America Latina e due per l’Europa. Non vi è quindi bisogno di fare allarmismo”.

Benedetti ha poi risposto alle domande dei giornalisti sul presunto tentativo di compravendita di schede elettorali in America Latina rilevato dalla Procura di Reggio Calabria “Noi siamo stati informati dal ministero dell’Interno - ha spiegato il direttore generale - di questo progetto che risulta da probabili intercettazioni. Non abbiamo nessuna indicazione circa la effettiva realizzabilità di uno schema di questo tipo. Comunque, a seguito della tempestiva indicazione del Viminale siamo nuovamente intervenuti presso tutta la rete consolare e con particolare attenzione sugli uffici dell’America Latina rinnovando, in maniera puntuale e precisa, tutte le istruzioni che avevamo già inviato prima della partenza dell’esercizio elettorale. Abbiamo quindi ribadito la disposizione che prevede di conservare, sia i plichi restituiti dagli elettori che quelli tornati indietro per mancata consegna, in spazi di assoluta sicurezza e di consentire l’accesso al materiale elettorale ai soli dipendenti dei consolati preposti a tale compito”.

(Goffredo Morgia - Inform/Eminotizie)

Nessun commento: