mercoledì 2 aprile 2008

Pietro Benedetti (Sinistra Arcobaleno-Lussemburgo), candidato alla Camera

Da oltre vent’anni in Lussemburgo, credo di poter rappresentare nel Parlamento italiano i bisogni e le aspirazioni dei miei connazionali residenti nel Granducato, con dignità e competenza.

Voglio portare in Parlamento la vita e la storia dell’emigrazione italiana in questo Paese, con le sue grandi realizzazioni, ma anche con le sue difficoltà.

Voglio un’Italia che impari dai suoi figli lontani, un’Italia che metta al centro del proprio sviluppo il lavoro, un’Italia nuova nella sua coscienza civica e sociale, nel rispetto delle leggi e della laicità dello Stato. Un’Italia nuova al servizio dei suoi cittadini ovunque si trovino nel mondo.

Voglio una presenza attiva dello Stato italiano che assicuri e potenzi l’offerta di servizi delle rappresentanze consolari, contro ogni ipotesi di riduzione o accorpamento della rete consolare.

Voglio che il diritto al mantenimento e al recupero della lingua e della cultura italiane sia assicurato, con la ridefinizione organica e complementare delle misure riguardanti i corsi di lingua, di sostegno scolastico, le scuole italiane all’estero, gli Istituti Italiani di Cultura.

Voglio che lo Stato italiano agisca seriamente per la difesa dei diritti del lavoro e dei suoi frutti per gli Italiani emigrati, potenziando i poli INPS e migliorando le convenzioni con i paesi di residenza per eliminare ritardi, disguidi e ingiustizie.

Voglio che venga assicurato il diritto ad una vecchiaia serena e dignitosa dei nostri connazionali all’estero.

Voglio che venga potenziato il servizio pubblico radiotelevisivo per i cittadini italiani all’estero, attraverso l’eliminazione dell’oscuramento dei programmi della RAI in tutti i paesi d’Europa, ma soprattutto con la produzione di programmi ad hoc che riguardino le comunità italiane all’estero (analoghi a quelli regionali di RAI 3).

Voglio che venga garantito il diritto al riacquisto della cittadinanza per coloro che nel corso degli anni l’hanno persa.

Voglio che venga assicurato il diritto ad una piena e democratica rappresentanza delle comunità degli Italiani nel mondo, rispetto al quale è necessaria la riforma e il rilancio dei COMITES e del CGIE.

Voglio che lo Stato italiano sostenga adeguatamente e valorizzi i Patronati e le Associazioni degli Italiani all’estero, nella consapevolezza che la loro riduzione e il loro abbandono non può che significare un’inevitabile allontanamento degli Italiani all’estero dai legami con l’Italia e con ciò la perdita di un patrimonio inestimabile di relazioni e di opportunità culturali e sociali.

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