mercoledì 2 aprile 2008

Intervista a Giovanni Sgrò (Senato - Sinistra Arcobaleno) del Quotidiano il Globo di Melbourne



di PAUL SCUTTI

1. Qual è il suo bilancio della campagna elettorale?

“Ho incontrato tanti amici e ricevuto molte manifestazioni di stima. Immagino che in tanti mivedono come uno di loro, sono un emigrante anch’io e i cittadini si identificano con me. Che io vinca o perda, l’importante per me è che ho cercato di essere onesto, senza promettere il mondo. Se poi dovessi andare a Roma, allora cercherò di rappresentare i nostri cittadini in modo serio ed efficace”.


2. Ci sono tematiche e/o avversari che l’hanno sorpresa in qualche modo in queste settimane, sia in positivo che in negativo?


“Devo ammettere che sono rimasto un po’ amareggiato da Marco Fedi e Nino Randazzo. Sono iscritto al Partito laburista australiano da cinquant’anni ormai, eppure non ho mai avuto problemi con un [esponente dei liberali] come Jeff Kennett, che rispetto e considero un amico, Invece Fedi e Randazzo si sono allontanati completamente, mentre con gli altri miei avversari ci siamo incontrati in un clima cordiale in numerose occasioni”.

3. Rivolga un appello al voto a tutti gli elettori.

“Prima di tutto dico agli italiani d’Australia di andare a votare. In secondo luogo votate per Giovanni Sgrò, perché sono sempre stato e sarò sempre dalla parte dei nostri emigranti, prima con l’esperienza maturata qui e adesso – spero – in Italia. Però chiedo soprattutto di votare, senza dimenticare i tanti che si sono sacrificati per questo diritto”.


Chi è Giovanni Sgrò, storico rappresentante dell'emigrazione italiana in Australia

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