sabato 8 marzo 2008

In una lettera agli elettori europei Gianfranco Rizzuti (Sinistrarcobaleno-GERMANIA) presenta le sue proposte


UNA CAMPAGNA ALL'INSEGNA DEI DIRITTI DEI GIOVANI, DEGLI ANZIANI E DELLE DONNE. PER LA COSTRUZIONE DI UN'ALTERNATIVA DEMOCRATIVA E PARTECIPATA. UNA BATTAGLIA PER L'INTEGRAZIONE IN GERMANIA E IN EUROPA E, PARALLELAMENTE, PER IL CONSEGUIMENTO DEI DIRITTI CHE L'ITALIA DEVE ANCORA AI SUOI CITTADINI EMIGRATI"
Chi è Gianfranco Rizzuti, il candidato della GERMANIA de "la Sinistra, l'Arcobaleno".

Gianfranco Rizzuti è nato a Decollatura in provincia di Catanzaro, nel 1958. In Germania dal 1984, sposato e padre di due figlie. Operatore sociale e dell’informazione, membro del COMITES di Freiburg con la carica di presidente della commissione “promozione informazione, turismo e cultura”. Membro della presidenza federale ACLI Germania con delega alla formazione. Membro del consiglio generale della FAI (federazione ACLI Internazionale). Membro del Gruppo fondatore della ”Linke Liste – Solidarische Stadt” di Freiburg.

Care elettrici, cari elettori,

il 13 e 14 aprile 2008 si voterà per il rinnovo del Parlamento italiano.
Noi cittadini italiani della circoscrizione elettorale estero voteremo per corrispondenza e inizieremo a votare già nel mese di marzo.
In coerenza con l’impegno sociale e civile della mia vita ho deciso di candidarmi per un’alternativa politica in cui credo.
Un’alternativa a quella politica, che chiude gli occhi, facendo finta che tutto vada bene, che non vorrebbe essere “disturbata” dai cittadini, dalla società civile.
Un’alternativa in direzione di un’ Unione Europea dei popoli, dei più deboli, del lavoro, della giustizia sociale, dei giovani, della pace. Di un’Europa dove il diritto ad invecchiare con dignità non rappresenti un privilegio ma sia un bene godibile per tutti. Di un’Europa che dia voce ai “mille mondi diversi” vivi nelle nostre città, al protagonismo e alle diversità che gli stranieri esprimono.

E il nostro protagonismo, come italiani emigrati, significa anche, pur in questo momento decisivo per il futuro politico dell’Italia, non dimenticare il processo d’integrazione e di partecipazione nella società del paese dove viviamo senza smarrire culture, radici e identità.
Non inganni il fatto dei risultati raggiunti dagli italiani in questi 50 anni di vita in Europa e il buon livello di inserimento nei paesi d’accoglienza. Ciò non deve distogliere dai deficit, in alcuni casi rilevanti, che tuttora pesano sugli italiani residenti in Europa. Pensiamo solo alla situazione scolastica dei giovani italiani residenti in Germania.
E se siamo convinti che l’istruzione, la formazione, l’università e la ricerca sono le vere risorse per il futuro, per noi italiani che viviamo in Germania, ciò assume un significato strategico nell’impegno per “l’integrazione”, rappresenta un pezzo importante dell’alternativa che vogliamo e per la quale insieme dobbiamo lottare.

La mobilità con la quale quotidianamente siamo confrontati e che fa parte della “nuova Europa”: non è solo quella dei manager ma è soprattutto quella dell’economia della povertà e della sopravvivenza.
Ancora oggi si continua ad emigrare. Si parte da Cosenza, Catania, Napoli senza nessuna certezza. Si parte con speranze vaghe, “poi si vedrà”. Molti rientrano dopo aver constatato l’impossibilità di trovare lavoro. Un tempo oltre al salario, anche i sacrosanti diritti sociali e sindacali erano una conquista garantita, oggi appaiono un’illusione. Alternativa è dare dignità e diritti nel lavoro; alternativa è contrastare la precarietà.

Costruire l’alternativa è combattere quella “politica” che alimenta consumi e falsi bisogni per distogliere dai problemi reali, quella politica d’immagine che non sa e non vuole essere passione civile.

Questa alternativa diventerà più vicina se il 15 aprile 2008 ci sveglieremo sotto un grande arcobaleno.
Vi chiedo di darmi il vostro voto per portare in Parlamento l’impegno ad una politica che si occupi del reale, per rappresentare i vostri interessi;
Lavoriamo insieme all’alternativa votiamo “la sinistra l’arcobaleno”.

Gianfranco Rizzuti

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Gianfranco Rizzuti Antonio, nato a Decollatura
in provincia di Catanzaro, il 28.05.1958
Laurea in Scienze politiche.

In Germania dal 1984, sposato e padre di due figlie (18 e 16 anni).
Operatore sociale e dell’informazione, membro del COMITES (Comitato per gli italiani all'estero) di Freiburg con la carica di presidente della commissione “promozione informazione, turismo e cultura”.
Membro della presidenza federale ACLI Germania con delega alla formazione.
Membro del consiglio generale della FAI (federazione ACLI Internazionale).
Membro del Gruppo fondatore della ”Linke Liste – Solidarische Stadt” di Freiburg.


Sintesi “percorso politico” e non solo

Il mio impegno civile si è concentrato nelle battaglie per i diritti dei migranti, consapevole che questa Europa non dà voce, ma reprime i “mille mondi diversi” vivi nelle nostre città e il suo ordinamento sociale e giuridico diventa sempre più il “campo di concentramento” del protagonismo della diversità che gli stranieri esprimono.
La mia attività, sia politica che sociale, è stata sempre improntata ad evitare la chiusura degli immigrati del nostro Paese, nel mondo esclusivamente italiano, nell’autoghettizzazione..
Ciò mi ha portato ad essere attivo con le organizzazioni della sinistra alternativa tedesca. Nell’ elezione per il rinnovo del Consiglio comunale della città di Friburgo, nel giugno 2004, sono stato tra i fondatori e candidato della ”Linke Liste – Solidarische Stadt”.
Ho partecipato al Forum sociale mondiale del 2002 e del 2003 a Porto Alegre. Nel 2003 in rappresentanza della Linke Liste di Freiburg. Parallelamente, sempre per la Linke Liste ho partecipato al forum delle autorità locali. Ho partecipato anche ai Forum sociali europei di Firenze e Parigi. A Parigi ho seguito, sempre per la Linke Liste ,il forum delle autorità locali.
Oggi avverto come tanti la necessità della costruzione di un soggetto politico di sinistra in Italia e in Europa. Un soggetto capace di misurarsi con questa società e di creare un’alternativa strategica al liberismo dilagante e al suo corredo di ingiustizie, violenze e guerre. .
Ed anche per ciò che concerne la circoscrizione estero dobbiamo avere il coraggio di affrontare questa campagna elettorale senza ipocrisie e con prospettive che non si limitino esclusivamente all’immediato.
Dovremo tematizzare la necessità di ridare sostanza alla battaglia per l’integrazione e la completa partecipazione politica nei paesi d’accoglienza, la difesa delle diversità culturali, dei diritti di cittadinanza e del lavoro collegandoci alle forze politiche, sociali, ai movimenti che nei paesi ospitanti si battono per gli stessi obiettivi.
Contestualmente il nostro impegno dovrà essere rivolto alle grandi questioni di tutela dell’ambiente, della produzione di energia pulita e rinnovabile, di un sistema produttivo attento alla qualità dei sistemi territoriali.
Dovremmo, insomma, porci il doppio obiettivo di costruire una campagna elettorale che mostri l’alternatività delle nostre proposte.
Una campagna capace di rompere con l’indecoroso mercato del consenso messo in atto da tutti gli altri partiti politici, con i metodi ed i sistemi propri del marketing pubblicitario, avendo come punto centrale di riferimento gli interessi reali, le aspettative, perché no, i sogni, dei migranti e lavorando nello stesso tempo alla creazione di un soggetto politico, democratico e partecipativo in grado di dare concretezza alle loro istanze anche in futuro.
Un soggetto politico nuovo nei contenuti e nelle forme organizzative, di dimensione europea che affermi il protagonismo delle espressioni che provengono dalla grande tradizione del movimento operaio ed insieme dai nuovi movimenti impegnati per la pace, la tutela dei beni comuni e dell’ambiente, la costruzione di una società mondiale più giusta, diversa da quella imposta dalla globalizzazione.
Un soggetto politico che si impegni a dare sostanza sociale al concetto astratto di parità dei diritti e che lotti per abbattere quelle barriere che separano dalla cittadinanza attiva molti, troppi cittadini.

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Liebe Wählerinnen, liebe Wähler,

Aufgrund meiner sozialen und bürgerschaftlichen Überzeugung habe ich mich entschlossen als Kandidat für eine politische Alternative, an die ich glaube, zu kandidieren, und zwar für das Parteienbündnis La Sinistra – L’Arcobaleno (dt. Die Linke – Der Regenbogen), weil eine Alternative zu jener etablierten Politik notwendig ist, die durch den Bürger, durch die Zivilgesellschaft, in ihrem Handlungsspielraum nicht „gestört“ werden möchte, eine Alternative, die für ein Europa der Völker steht, für die Schwächsten der Gesellschaft, für Arbeit, soziale Gerechtigkeit, für die Jugend und für den Frieden; für ein Europa, in dem das Recht auf Altern in Würde kein Privileg darstellt, sondern ein Gut, das allen zusteht; für ein Europa der „tausend verschiedenen Welten“, die mittlerweile das Gesicht unserer Städte prägen, eine Alternative, die der Bedeutung und der Vielfalt der Ausländer in unserer Gesellschaft eine Stimme verleiht.

Unsere Rolle als italienische MigrantInnen besteht auch, gerade in diesem für die politische Zukunft Italiens entscheidenden Moment, darin, den Integrationsprozess und die aktive Beteiligung in der Gesellschaft des Landes, in dem wir leben, fortzuführen, ohne dabei unsere Kultur, unsere Wurzeln und unsere Identität zu verleugnen.

Lassen wir uns nicht täuschen von dem, was die in den verschiedensten Ländern Europas lebenden Italiener in den letzten 50 Jahren erreicht haben und von der guten Eingliederung in die Aufnahmegesellschaften. Diese Ergebnisse dürfen unsere Aufmerksamkeit nicht ablenken von den enormen Defiziten, die noch immer auf den im europäischen Ausland lebenden Italienern lasten. Denken wir nur an die schwierige schulische Situation der italienischen Kinder und Jugendlichen in Deutschland.

Bildung ist die einzige Ressource für uns Italiener in Deutschland, deshalb kommt der Bildung eine zentrale Bedeutung beim Engagement für die „Integration“ zu, sie stellt ein wichtiges Anliegen der Alternative dar, die wir anstreben und für die wir gemeinsam kämpfen müssen.

Die Mobilität, mit der wir tagtäglich konfrontiert werden und die Teil des „neuen Europa“ ist, ist nicht nur die Mobilität des Geldes, sondern vor allem die der Wirtschaft, der Armut und des Kampfes ums Überleben.

Auch heute noch gibt es Emigranten aus Cosenza, aus Catania, aus Neapel, ohne jegliche Sicherheit im Hinblick auf das, was sie erwartet. Sie gehen mit vagen Hoffnungen, „man wird schon sehen…“. Viele kehren wieder zurück, nachdem sie festgestellt haben, dass es unmöglich ist, Arbeit zu finden. Es gab Zeiten, da waren neben dem Lohn auch die elementaren sozialen und gewerkschaftlichen Rechte eine garantierte Errungenschaft, heute erscheint dies eine Illusion.

Alternative bedeutet, der Arbeit Würde und Rechte zurückzugeben; Alternative bedeutet, dem Prekariat entgegenzuwirken.

Die Alternative aufzubauen heißt, jene „Politik“ zu bekämpfen, die Konsum predigt und falsche Bedürfnisse weckt, um von den wirklichen Problemen abzulenken, eine Imagepolitik, die keine passione civile (dt. bürgerliche Leidenschaft) sein kann und will.

Unserer Alternative werden wir ein Stück näher gekommen sein, wenn wir am 15. April 2008 alle unter einem großen Regenbogen erwachen.

Ich bitte Euch, gebt mir Eure Stimme, damit ich Eure Interessen vertreten kann und mich dafür einsetzen kann, dass eine Politik ins Parlament einzieht, die sich mit den wirklichen Problemen unseres Lebens beschäftigt.

Lasst uns gemeinsam an der Alternative arbeiten - wählen wir La Sinistra – L’Arcobaleno.

Gianfranco Rizzuti

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Chères électrices, chers électeurs,

En toute cohérence avec l’engagement social et civil qui ont caractérisé ma vie toute entière j’ai décidé d’être candidat pour le projet d’alternative politique dans la quelle je crois fermement: “la sinistra arcobaleno”.

Une alternative à la politique de qui ne voudrait pas être “dérangée” par les citoyens de la société civile.

Une alternative dans la direction d’une Union Européenne des peuples, des plus faibles, du travail, de la justice sociale, des jeunes, de la paix.

D’une Europe où vieillir avec dignité ne serait plus un privilège mais qui devienne un droit pour tout le monde.

D’une Europe qui puisse donner voix à toutes les communautés présentes dans nos villes afin que les “étrangers“ puissent exprimer leurs diversités.

Cela signifie aussi pour nous, émigrés italiens, dans ce moment décisif pour le futur politique de l’Italie, de ne pas oublier le processus d’intégration et de participation dans la société des pays où nous vivons et ceci sans perdre notre identité, notre culture et nos racines.

Il ne faut pas se laisser éblouir par les résultats obtenus des émigrés italiens pendant ces derniers 50 ans éparpillés en Europe et le bon niveau d’intégration acquis dans les pays d’accueil. Ces résultats ne doivent pas nous distraire de tous les problèmes qui persistent encore sur les italiens résidents en Europe.

Il suffit penser aux difficultés que rencontrent les jeunes italiens face au système scolaire en Allemagne.

Ceux qui vivent en Allemagne savent que pour eux la formation assume une valeur de premier plan stratégique dans le chemin de l’intégration et il devient ainsi un des points fondamentaux de notre projet d’alternative politique et sur lequel nous devons nous déterminer.

La mobilité, à laquelle nous sommes continuellement invités et confrontés dans cette « nouvelle Europe », n’est pas la chimère de liberté décrite par les patrons mais elle est surtout imposée par une économie de misère et de survie.

Encore aujourd’hui du Sud de l’Italie on émigre vers des vagues espoirs et sans aucune certitude : « après on verra ». Nombreux rentreront rapidement chez eux après avoir constaté l’impossibilité de trouver un emploi dans la dignité et garanti par des règles sociales.

Nous déterminer dans le projet de l’alternative est aussi affirmer les droits des travailleurs et refuser toutes les formes de précarité.

Bâtir l’alternative est aussi combattre cette « politique » de la consommation à outrance qui inspire faux besoins afin de détourner l’attention des vrais problèmes.

Je vous demande de bien vouloir me donner votre voix afin de porter au Parlement Italien l’engagement, notre engagement à une politique qui puisse s’occuper des vrais problèmes et qui puisse représenter nos intérêts.

Je vous invite ainsi à vous joindre à nous et travailler ensemble pour le projet de l’alternative.

Gianfranco Rizzuti

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Dear voters,

As a consequence of my social and civic conviction I have decided to serve as a candidate for a political alternative which I believe in – namely for a party alliance: La Sinistra –L’Arcobaleno (the left – the rainbow).

As I believe that an alternative is necessary to the established political scene which does not want to be disturbed in its scope of activities by citizens, by society in general.

I believe in an alternative which stands for a United Europe of peoples, for the weakest members of our society, for work, social justice, for our youth and for peace,

for a Europe in which a dignified old age is not a rare privilege, but something that everybody has a right has to, for a Europe of “a thousand different worlds”, as they now shape the face of our cities; in a word: for an alternative which gives a voice to the importance and diversity of foreign citizens in our society.

Our prime role as Italian migrants at this time which is so decisive for the future of Italy, also consists in continuing the process of integration and active participation in the society of the country that we live in – without, of course, denying our own culture, our roots and our identity.

It would be a mistake to be content with what the Italians living in different European countries have achieved in the last 50 years and how well they have been integrated in these countries. These positive results should not divert our attention from the enormous deficits still characterizing the lives of many Italians living abroad – vis. the difficult school situation of Italian children and adolescents in Germany.

Education is the only resource for us Italians living in Germany, therefore education is of utmost importance for any effort towards integration.

It is a very important goal for our political alternative which we will aim and fight for.

The mobility which we are daily confronted with and which is part of the “New Europe”, is not only the mobility of the managers, but most of all the mobility of the economy, of poverty and of the fight for survival.

Today there are still immigrants from Cosenza, from Catania, from Naples without any security about their future. They leave their homes in Italy with vague hopes, “we’ll see what happens”. Many go back after they have found out that it is impossible for them to find work.

There was a time when beside pay, basic social and union rights were guaranteed, - today this seems illusionary.

Building up our Alternative also means fighting politics that preach consumption and create false needs to divert from the real problems.

I am asking you to give me your vote, so I can stand up for your interests and work towards a political stance in parliament that deals with the real problems in our lives.

Let us work together towards this alternative. Let’s vote for La Sinistra-L’Arcolbaleno.

Gianfranco Rizzuti

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