martedì 25 marzo 2008

Intervista ad Alessandra Laurenti –Candidata a deputata de “la Sinistra- L´Arcobaleno” in America Latina.

“Vogliamo un’Italia coerente e solidale”
Di Irina Moran

irinamoran@gmail.com

Dal corpo minuto, la carnagione bianca ed una forte convinzione in ognuna delle sue parole, Alessandra Laurenti è una delle candidate a deputata de La sinistra L’Arcobaleno, per rappresentare i suoi compatrioti residenti in America latina nel Parlamento italiano.

Laurenti ha 40 anni, è nata a Roma ma, dal 1993 risiede nella cittá di Cordoba, in Argentina, dove si è laureata in Storia e lavora in maniera attiva per promuovere un interscambio culturale tra Argentina e Italia.

In occasione delle prossime elezioni in Italia, che si terranno il 13 e 14 aprile, Laurenti spiega quali sono le proposte della Sinistra e riflette sull’importanza di recuperare uno Stato solidale, con politiche di inclusione, di fronte al grave deterioramento sociale che soffrono molti compatrioti in Italia.

-Quali sono le principali richieste dei cittadini italiani in Argentina?
-
In Argentina, la popolazione italiana è tanto eterogenea quanto numerosa. Si stima che, con diritto di voto siano circa 480.000 persone. Una piccola minoranza è nata in Italia ed oggi è composta principalmente da pensionati, in genere collegati ai Patronati che difendono i diritti acquisiti con molto ritardo. Esiste tuttavia, una nuova ondata di italiani adulti che inizia a farsi notare e tra cui mi includo. Siamo completamente integrati alla vita in Argentina dato che qui si mantiene una politica di paese aperto all’immigrazione. Possiamo far riconoscere i nostri titoli di studio, studiare e lavorare senza clausole xenofobe come invece accade in Italia per gli immigranti di tutte le età.

L’ 80 per cento degli italiani sono nati in Argentina, dunque sono italo-argentini di seconda, terza o quarta generazione. Le richieste che presentano sono ad esempio, quella di mantenere rapporti più fluidi con la madre patria, sia come imprenditori sia per scambi culturali. Un’altra delle esigenze è quella di avere un miglior accesso ad un’informazione in italiano ed in spagnolo; si richiede anche l’agevolazione delle pratiche per poter risiedere in Italia sia per lavoro che per studio.

-La Sinistra- L´Arcobaleno cosa propone come in risposta a queste richieste?

-Per quanto riguarda il lavoro dei Patronati, si dovrebbe revertire il processo di terzerizzazione che stanno vivendo gli enti pubblici in Italia, in quanto questa privatizzazione determina lo spreco dei fondi diretti ai pensionati, che si vedono immersi in una nuova burocrazia lontana dalle proprie necessità e senza un sufficiente controllo da parte dello Stato.

Per i cittadini della mia generazione, si dovrebbe approvare una regolamentazione stabile tra i due Paesi, che permetta, al momento della pensione, di unificare e sommare i contributi versati in Italia e in Argentina sia nel pubblico che nel privato.

Rispetto agli italo-argentini, sicuramente occorre rivedere l’accesso allo studio della lingua italiana perchè, attualmente, è piuttosto caro e le borse di studio sono insufficienti dato che ci sono molti inetressati a studiare la nostra lingua. Proponiamo di migliorare l’accesso alla cultura italiana anche a prescindere dalla cittadinanza. La lingua italiana è una lingua poco parlata nel mondo, si trova al decimo o nono posto, ma come lingua studiata si trova al quarto. Per me è un orgoglio avvicinare la nostra cultura a tutti coloro che desiderano ed ancor più a quelle persone che non hanno le risorse economiche necessarie perchè consideriamo necessario aumentare i legami tra i due popoli.

La Sinistra – L´Arcobaleno propone che la RAI non solamente migliori i suoi programmi informativi, ma anche che si realizzino, nelle zone dove vivono molti italiani, programmi locali. Da qui, in Argentina, si potrebbero realizzare programmi in cui ci sia una visione genuina e dunque diversa da quella che molti italiani hanno dall’Europa. L’idea sarebbe quella di contribuire dal Sudamerica, dall’Australia, dal Canada, una visione multiculturale delle diverse realtà che vivono gli italiani nel mondo.


-In cosa si distingue questo spazio dalle altre proposte politiche che si presentano nella regione?

-Considerando che si vota per i deputati e senatori del Parlamento Italiano, e non per un Consiglio Municipale, bisogna sempre tener presente le grande battaglie che si stanno verificando in Italia: la Sinistra- L´Arcobaleno è una lista pacifista, ambientalista, che porta la voce dei movimenti di base, degli attori sociali, di coloro che lottano per la solidarietà internazionale. La Sinistra si oppone alla precarietà del lavoro che esiste in Italia, alle privatizzazioni, sia delle risorse naturali come l’acqua, sia delle industrie e servizi, che tradizionalmente erano statali e che sono state privatizzate dal governo Berlusconi.

La Sinistra starà nel Parlamento per trasmettere e prendere posizioni chiare con l’obiettivo di costruire un paese più solidale, all’interno di un’Europa che vogliamo ugualmente solidale. Crediamo nel dialogo pacifico como modo di fare politica. Tentiamo di difendere uno Stato che assicuri i diritti sociali, oggi messi in dubbio, e che nello stesso tempo sia trasparente nel controllo delle finanze pubbliche. Questi temi sono i criteri fondamentali che difenderà la Sinistra nel Parlamento.

-Si dice che l’Italia sia uno dei paesi più poveri dell’Unione Europea. A cosa si deve secondo lei questo deterioramento?

-Mi dispiace dire che si tratta di una crisi internazionale molto pericolosa, simile a quella vissuta dall’Italia nel 1929. Molti paesi fondatori dell’Unione Europea si trovano oggi a lottare contro la povertà. In Italia, ci sono settori della popolazione che sono tornati a mangiare nelle mense per i poveri e che sono costretti a cercare resti di cibo nelle discariche per alimentarsi. É stato davvero molto triste osservare questa situazione durante il mio ultimo viaggio in Italia a principio del 2008. Inoltre, il passaggio dalla lira all’euro, non è stato controllato dallo Stato per cui i commercianti hanno speculato ed i prezzi sono duplicati. Ciò che prima valeva 1000 lire è passato a costare 1 euro, equivalente a 2000 lire. Tutti i lavoratori dipendenti si sono trovati di fronte ad un costo della vita aumentato del 100 per cento. Sono passati sette anni ma i salari non sono aumentati. Una parte della popolazione guadagna meno di 1000 euro al mese.

Solamente con un forte Stato sociale, ed una maggiore solidarietà tra i diversi attori sociali, si può superare questa crisi. Aggiungo che la percezione della povertà è amplificata da una società che si proietta consumista ed in cui lo stile di vita opulento non si pone in discussione. Ci sono necessità indotte dai mezzi di comunicazione, che creano una sensazione di permanente insoddisfazione direi quasi esistenziale. Bisognerebbe mettersi al posto dei paesi meno privilegiati prima di autocompiangersi.

-Quali dovrebebro essere le principali misure per promuovere in Italia uno sviluppo più equo.

Uno Stato protagonista come arbitro tra le parti sociali che difenda i lavoratori ed i settori della popolazione meno produttivi come i pensionati ed i disoccupati. Uno Stato che lavori per una maggiore protezione dell’infanzia ed ell’educazione come fattori chiave per un miglior futuro.

Sicuramente, la sanità pubblica, la scuola, la giustizia, devono essere riformate però soprattutto devono essere difese di fronte alle mire degli interessi privati che le minacciano.

-Qual è la posizione de La Sinistra- L´Arcobaleno di fronte all’immigrazione?

Buona domanda. Stiamo assistendo a una demonizzazione dell’immigrante in Europa, e questo è estremamente pericoloso. Le leggi sono molto ambigue e si fomenta l’incertezza negli immigranti onesti e lavoratori che vivono in Italia. La criminalizzazione dell’altro è facile da fomentare, e crediamo sia una tendenza che dobbiamo invertire con urgenza.

Difendendo una politica del lavoro che impedisca il lavoro in nero e renda più agile il processo di regolamentazione dei lavoratori, crediamo si possa migliorare la situazione. Oggi in Italia, è stato stabilito un numero chiuso annuale di lavoratori accettati nel territorio. In questo modo gli altri, sono costretti a rimanere clandestini, lavorando in nero, permettendo la speculazione di ampi settori imprenditoriali. Mi permetto di affermare che la mancanza di una politica chiara con gli immigranti, conviene ad alcuni imprenditori e politici che dunque, non desiderano una legalizzazione della situazione.

Gli argentini di origine italiana che giungono in Italia e non hanno ancora la cittadinanza, si trovano di fronte alla stessa problematica, alla pari di molte altre persone provenienti da altre parti del mondo e giungono nel nostro paese con la speranza di un futuro migliore. Nonostante ciò, non avendo le carte in regola, si trovano nelle stesse condizioni degli altri illegali e soffrono le medesime persecuzioni poliziali.

Vogliamo un’Italia coerente e solidale per tutti, non solamente per coloro che dimostrano il legame sanguigno con l’Italia.

-Di fronte ai risultati delle ultime elezioni in Spagna, pensa che in Europa esista un risorgimento dei movimenti di sinistra?

- In Italia i mezzi di comunicazione pubblici e privati sono concentrati nella difusa ed esaltazione dei leaders della destra e del centro. Queste elezioni di aprile saranno regolamentate da una legge berlusconiana tendente ad annullare l’opposizione. Per questo, è molto importante la difusa dello spazio di sinistra perchè il sistema maggioritario elettorale tende a favorire un bipartitismo allo stile statunitense. Guardo con interesse ciò che succede in Spagna e tra i nostri vicini e credo che dobbiamo osservare attentamente i successi.

Penso che la costanza, il lavoro onesto e la coerenza possano dare frutto.

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